
Ho cominciato a lavorare, sempre a Catania dove avevo studiato, quindi non troppo distante da casa ma la crisi morde in italia e sono rimasta a "spasso" come si dice dalle mie parti.
Morale della favola l'anno scorso ho preso la palla al balzo con un'azienda che faticava a trovare gente disposta a viaggiare e a spostarsi, e in un anno ho cambiato 3 città, 5 case, 3 nazioni.
Oggi vivo a Parigi da alcuni mesi, forse fino a fine anno, poi chissà, andrò dove mi porta il vento.
A volte ancora mi arrabbio quando la gente mi dice: è più facile andare via, il difficile è per chi resta. Non è vero, perché le cose che affronti da solo. Sei tu e il problema e nessuna rete familiare pronta a sorreggerti se casi.
Il fatto di aver dovuto lasciare casa molto presto mi ha aiutata ovviamente, ero già abbastanza ferrata, ma i primi tempi a 4.000km da casa sono sempre duri, obbiettivamente siamo molto, a volte troppo legati alle nostre case e alle nostre vecchie vite.
Non dico che sia sbagliato.
E' solo che a volte ti impedisce di crescere, di misurare la tua vera forza.
Sono cambiata più nell'ultimo anno che nei 10 precedenti, e nonostante le lacrime, le difficoltà, la solitudine e i dolori non tornerei indietro.
Vedo il modo in modo diverso, non migliore ne peggiore, solo più consapevole e ricettiva, e mi piace.
Questa nuova visione del mondo mi ha anche portato alla fotografia, a cercare di mettere per immagini questa nuova meraviglia nel vedere le cose, e cercare di condividerla con gli altri anche attraverso un blog.
Non so dove andrò ma di sicuro so che posso solo andare avanti....