giovedì 20 marzo 2014

Di classifiche e diritti

Non sono un genitore.
Non ho mai voluto essere un genitore.
Nonostante questo adoro alcuni blog che rientrano nella categoria mummy, in partoclare machedavvero? e the queen father.
Che ci volete fare? il mondo è bello perché è avariato e io coerente grazie al cielo non lo sono mai stata.
Tutto questo preambolo per una riflessione nata leggendo una bella intervista di Marco di The Queen father e soprattutto i relativi commenti.
E le classifiche.
Dio mio quanto (QUANTO!!) mi fanno incazzare le classifche.
Nelle adozioni le coppie etero devono venire prima. Poi forse le coppie single. Poi le coppie omo con precedenza a coppie di sole donne.
Perchè la naturalità. Perchè la mamma è sempre la mamma. Perchè è amore ma non è lo stesso amore.

Chi lo dice che una coppia etero possa dare più amore, stabilità e serenità ad un* bambin* c di una coppia gay?
Chi lo certifica che l'amore di una mamma è il massimo tipo di amore che si conosce nella vita? Perchè mamme stronze, soffocanti e distruttive verso i figli non ce ne sono? O anche assassine...
Io solo sulle mamme da buttare nel gabinetto potrei scrivere un tomo da 10.000 pagine, tutte madri che hanno cercato la genitorialità dentro coppie etero.
Contro natura è anche la coppia sterile (entrambi o solo uno) che si affida alle moderne tecniche (NON naturali) per procreare. Tutte quelle che hanno fatto cure, preso ormoni, utilizzato medici e provette sono contro natura: e mo come la mettiamo?

Vogliamo parlare della salute psichica della creaturina? Parliamone: un bambino ha bisogno di genitori equilibrati che gli insegnino ad affrontare in modo positivo e costruttivo la vita e le difficoltà.
Pensate che il figlio di una persona di colore avrebbe in italia ad esempio meno problemi del figlio di una coppia gay? Bhè vi sbagliate.
Avrà problemi se è grasso, se è troppo magro, se ha una disabilità, se ha un nome particolare, se ha due genitori gay, se ha un solo genitore.
AVRA' PROBLEMI. Sempre. Tanti.
Dei buoni genitori devono insegnargli/le ad affrontarli, e non c'è nessuna assicurazione, patto con Dio o con il Diavolo che una coppia etero lo faccia meglio di una gay o di un genitore single.
Fare una classifica di priorità su chi può ricevere in affidamento o avere con metodi "non naturali" dei bambini implica indirettamente che i genitori etero sono migliori degli altri.
Che se sei etero sei meglio.
Se hai un utero sano sei meglio di una che ha un apparato riproduttivo non perfettamente funzionante.
Se sei bianca sei meglio di una di colore perchè tuo figlio subirà meno discriminazioni.
Se sei magra sei meglio perchè hai meno rischi per la salute e quindi tuo figlio rischia meno di rimanere orfano perchè forse un giorno potresti avere problemi di salute e morire.
Bhè non lo è.
Essere genitore non è una questione biologica, altrimenti saremmo semplici animali da procreazione.
Essere genitori è amore, esempio, protezione, insegnare educazione e rispetto e questo non te lo dice la tradizione, la genetica o la religione.
Tutto il resto, perdonatemi la brutalità, a me pare solo fuffa per coprire le paure, i problemi e le insicurezze che uno ha.
Che sono giuste e normali ma che non possono, e soprattutto non devono, impattare sulle scelte e sulla vita degli altri e sui giudizi che esprimiamo.
Perchè tu questo giudizio, questa classifica di buoni e cattivi, di chi può e non può lo passerai ad un figlio che potrebbe applicare lo stesso metodo e dire: tu non sei come me, non hai diritto a xYz ecc.
E' questo che si vuole?
Un figlio "razzista" è incapace di cogliere la bellezza della diversità, la ricchezza che sta fuori dagli standard?
O che si sente sporco, brutto e cattivo se non rientra in quegli standard?

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